La notizia della sua morte è arrivata improvvisa, avevo sentito Rino solo qualche giorno fa, e alla domanda :”Come stai?” aveva risposto come sempre: “bene, devo però tenere l’ossigeno 24 ore su 24, ma sto bene” e aveva aggiunto : “adesso possiamo vederci, passa a trovarmi che facciamo una bella chiacchierata”.

Le nostre chiacchierate erano una consuetudine da quando mi ero trasferita a Lanzo. Aveva sempre tante cose da raccontare e a me piaceva ascoltarlo e accarezzare il suo gatto che gli si strusciava sui pantaloni. A lui potevo chiedere notizie sulla Lanzo vecchia, aveva una memoria invidiabile e mi forniva anche molti particolari sugli eventi passati. La nostra ultima chiacchierata era stata sul Circolo Palombella, luogo dove lui aveva lavorato e organizzato grandi serate negli anni in cui Lanzo era molto ben frequentata, vi si ritrovava molta della borghesia di Milano.

Lo scorso anno mi aveva dato un manoscritto, poche pagine, nella speranza che si potesse ricavarne un libro denuncia su quanto accadde a Lanzo durante la guerra. Gli sistemai il manoscritto e lo predisposi per la stampa, ma a quel punto Rino si mostrò riluttante, mi disse che non era ancora il momento di pubblicarlo, e io non avevo alcun motivo per non assecondarlo e glielo restituii.

Oggi Rino Cola, nato a Lanzo, ma vissuto in USA per 50 anni, ha lasciato il suo paese natio e i suoi amici per trasferirsi in altri lidi, probabilmente anche più interessanti e più belli di quelli che ha lasciato qui.

Mi mancherà tanto, passerò davanti alla sua porta chiusa e non pigerò più il campanello che mi trasportava in USA come per incanto per la musichetta che suonava, e non vedrò più il suo viso sorridente e il micetto che allietava le sue giornate casalinghe….

Grazie Rino per tutto quello che mi hai raccontato dei tuoi favolosi anni americani, per i ricordi che mi hanno fatto conoscere meglio Lanzo e la sua gente, per la tua incrollabile allegria e per la tua disponibilità. Sei stato una grande persona e per me e la mia famiglia, un grande amico.

Sto chiudendo questo scritto sulle note di una canzone che tu amavi molto : My Way cantata da Frank Sinatra, è il mio omaggio per te, ciao caro amico.

Manuela Valletti

A friend who has gone away
The news of his death came suddenly, I had heard Rino only a few days ago, and to the question: “How are you?” he replied as always: “well, but I have to keep the oxygen 24 hours a day, but I’m fine” and added: “now we can meet, come and see me for a nice chat”.

Our chats were a custom since I moved to Lanzo. He always had so many things to tell and I liked listening to him and stroking his cat rubbing on his pants. I could ask him about the old Lanzo, he had an enviable memory and also gave me many details on past events. Our last chat had been about the Circolo Palombella, the place where he had worked and organized great evenings in the years when Lanzo was very well attended, there was a lot of the middle class of Milan.

Last year he had given me a manuscript, a few pages, in the hope that it would be possible to obtain a book denouncing what happened to Lanzo during the war. I arranged the manuscript for him and prepared it for printing, but at that point Rino was reluctant, told me it wasn’t time to publish it yet, and I had no reason not to go along with it and returned it to him.

Today Rino Cola, born in Lanzo, but lived in the USA for 50 years, has left his hometown and his friends to move to other shores, probably even more interesting and more beautiful than those he left here.

I will miss him so much, I will pass in front of his closed door and I will no longer pigeon the bell that transported me to the USA as if by magic for the tune he played, and I will no longer see his smiling face and the kitten that cheered his days at home … .

Thanks Rino for everything you told me about your fabulous American years, for the memories that made me better know Lanzo and his people, for your unwavering cheerfulness and for your availability. You have been a great person and for me and my family, a great friend.

I’m closing this writing on the notes of a song you loved very much: My Way sung by Frank Sinatra, it’s my tribute to you, hello dear friend.

Manuela Valletti

Di VALLE INTELVI NEWS

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