L’Istituto Nastro Azzurro fra i decorati al Valor Militare Sezione Lago e Valli organizza per il giorno 5 gennaio alle ore 15,00 un evento culturale con Francesco Garibaldi-Hibbert, pronipote del grande eroe risorgimentale Giuseppe Garibaldi, storico e scrittore – presidente della Associazione Nazionale Giuseppe Garibaldi OdV.
L’incontro si terrà presso una sala della prestigiosa Villa Turconi di Lanzo sede della Associazione patriottica, intitolata all’Ammiraglio Rizzani Giuseppe, di cui lo scorso anno è ricorso il cinquantesimo della morte ed il di cui figlio Giovanni Battista Rizzani, presidente emerito del sodalizio lanzese, è scomparso nel luglio del 2023 alla età di 87 anni.
La tematica affrontata e discussa avrà come oggetto “Garibaldi e la Sua Idea d’Europa”: infatti se il suo spirito patriottico e la sua dedizione alla causa dell’unità italiana sono ben noti, meno conosciuto è il suo sguardo attento e lungimirante sulla questione europea.
L’incontro sarà anche l’occasione per l’omaggio di una riproduzione del famoso quadro di Gerolamo Induno rappresentante “la morte di Anita Garibaldi” (lascito alla Sezione del signor Maglia Renato dell’Hotel Belvedere di Lanzo).
<<Oggi – afferma il presidente della Sezione Lago e Valli del Nastro Azzurro, cav. Costantino Canevali – nel riflettere sulla eredità dell’Eroe dei Due Mondi, dobbiamo considerare come possiamo continuare a coltivare quell’ideale di unità europea che tanto stava a cuore a Garibaldi: a mio parere dobbiamo lavorare insieme, superando le barriere e le differenze, per costruire un futuro in cui la diversità culturale e la collaborazione siano i pilastri della nostra comune esistenza europea.>>
L’occasione dell’incontro è anche un fare memoria dei diversi vallintelvesi che hanno combattuto nelle varie campagne (i cosiddetti “Garibaldini”); qui ricordiamo alcuni di questi che sono legati per parentela/vicinanza agli associati del sodalizio lanzese: Francesco Rizzani (medaglia d’argento battaglia dell’Aspromonte); Francesco Emilio Serrao (poi anche Prefetto di Como); Paolo Carcano (poi Ministro del Lavoro del Regno d’Italia); Domenico Frigerio; Franchini Giovanni (di Pellio, campagna del Trentino nel 1866); Franchi Siro (di Lanzo, classe 1847).