«Per Malerba osservare le galline vuol dire esplorare l’animo umano nei suoi inesauribili aspetti gallinacei». – Italo Calvino
1. Quando vennero a sapere che la terra è rotonda come una palla e gira velocissima nello spazio, le galline incominciarono a preoccuparsi e furono prese da forti capogiri. Andavano per i prati barcollando come se fossero ubriache e si tenevano in piedi reggendosi l’una all’altra. La più furba propose di andare a cercare un posto più tranquillo e possibilmente quadrato.
7. Una gallina cercava di insegnare il teorema di Pitagora alle sue compagne, ma incontrava gravi difficoltà. Un giorno finalmente si mise al centro del pollaio e lo spiegò con parole nuove: «La gallina disegnata sulla ipotenusa di un triangolo rettangolo equivale alla somma delle galline disegnate sui due cateti». Da quel giorno il teorema di Pitagora entrò a far parte del patrimonio culturale del pollaio.
9. Una gallina un po’ incerta andava in giro per l’aia brontolando: «Chi sono io? Chi sono io?». Le compagne si preoccuparono perché pensavano che fosse diventata matta, finché un giorno una le rispose: «Una cogliona». La gallina un po’ incerta da quel giorno smise di vaneggiare.
16. Una gallina sventata che si era allontanata dal pollaio si trovò a tu per tu con un fagiano. Se ne innamorò pazzamente, ma fu un amore infelice perché il fagiano era miope e aveva scambiato la gallina per un coniglio. Sarebbe stato un amore infelice anche se il fagiano si fosse accorto che era una gallina.
17. Una gallina incendiaria andava in giro con un fiammifero nel becco. «Potrei bruciare tutto», diceva, «e invece non brucio niente perché sono una gallina civile». Messa alle strette dalle altre galline confessò che non incendiava niente perché non era capace di accendere il fiammifero.
26. Una gallina analfabeta desiderava molto imparare a fare la sua firma. Quando finalmente trovò una gallina che sapeva leggere e scrivere disposta a insegnarle, si batté una zampa sulla fronte ed esclamò: «Non so come mi chiamo!».
38. Una gallina megalomane aveva deciso di scrivere un trattato. «Su che cosa?», domandarono le compagne. «Su tutto», rispose la gallina megalomane. Le compagne si mostrarono molto scettiche e le fecero notare che tutto era un po’ troppo. La gallina megalomane corresse il suo progetto e disse che avrebbe scritto un trattato su quasi tutto.
42. Una gallina decadente una sera tardò a rientrare nel pollaio per assistere al tramonto, poi lo raccontò alle sue compagne. Fu in quella occasione che la gallina decadente pronunciò una frase che divenne celebre: «Bello il tramonto!».
53. Le oche si vantavano con le galline perché le loro antenate avevano salvato Roma dando l’allarme dal Campidoglio quando i galli avevano tentato di entrare dalle mura. Una gallina disse che se al posto delle oche ci fossero state le galline forse li avrebbero fatti entrare e così Roma, conquistata dai galli, sarebbe diventata il più grande pollaio del mondo.
69. Una gallina letterata annunciò trionfante che aveva scoperto in una storia della letteratura uno scrittore che si chiamava Giacinto Gallina. Il gallo intervenne per dire che non si montassero la testa per così poco.
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