Siamo un gruppo di mamme che vivono in Valle Intelvi e che ogni giorno devono fare i conti con la difficoltà di garantire ai propri figli un’istruzione adeguata, affrontando un viaggio che rende complicato e faticoso il percorso scolastico. La distanza da Como, città che offre le maggiori opportunità formative, è uno dei principali ostacoli che i nostri ragazzi devono superare per poter proseguire i loro studi.
Il problema si amplifica quando si considera il rischio sempre crescente di dispersione scolastica. Il viaggio quotidiano, spesso lungo e pieno di imprevisti, è uno degli ostacoli maggiori a una scuola che dovrebbe essere il luogo dove i giovani si preparano per il futuro, non uno dove l’ansia e la stanchezza prendono il sopravvento. Le difficoltà di trasporto, infatti, sono all’ordine del giorno: autobus che non rispettano gli orari, mezzi sovraffollati e ragazzi costretti a viaggiare in condizioni pericolose, rimanendo in piedi per tutta la durata del tragitto. A questo si aggiungono i ritardi al ritorno, quando molti studenti sono costretti ad aspettare per ore un altro autobus, dopo essere stati lasciati a terra per la mancanza di posti.
In un contesto come questo, la domanda che ci poniamo è: come è possibile che nel 2025 una situazione simile sia ancora tollerata? Come possono i nostri ragazzi di 14-15 anni alzarsi all’alba, affrontare un viaggio lungo e stressante, seguire ore di lezione e poi tornare a casa stanchi e frustrati, senza contare la difficoltà di concentrarsi nello studio a causa della fatica accumulata?
Questa situazione non è nuova: la storia sembra ripetersi, ma nel frattempo la società è cambiata e la necessità di una formazione scolastica adeguata e di qualità è diventata ancora più cruciale. In un mondo che evolve rapidamente, l’istruzione è l’unica via per garantire ai giovani un futuro all’altezza delle sfide che li attendono. La scuola non può essere ostacolata da difficoltà logistiche che minano l’autostima e il benessere degli studenti, contribuendo a fenomeni di abbandono scolastico.
Oggi come oggi, la politica non può rimanere indifferente a queste problematiche. È urgente che vengano trovate soluzioni concrete per migliorare i trasporti nella nostra zona. Le nostre richieste sono chiare e condivise:
• Potenziare i mezzi pubblici nelle ore di punta, soprattutto al mattino e al termine delle lezioni, per garantire che tutti gli studenti possano viaggiare in sicurezza e con il minimo di stress.
• Destinare uno o due pulmini scuolabus per il trasporto degli studenti, permettendo loro di raggiungere le sedi scolastiche in modo più dignitoso e sostenibile, magari con la possibilità di coprire parzialmente i costi di trasporto.
Chiediamo con urgenza che le istituzioni regionali, in particolare l’assessore Franco Lucente, competente per la partita, prenda provvedimenti per risolvere una situazione che compromette il diritto all’istruzione e al futuro di molti ragazzi. Non possiamo più aspettare: la politica deve agire ora, prima che sia troppo tardi.Chiediamo poi all’Assessore Alessandro Fermi che ha proprio una delega all’Università e alla ricerca, che ha tanto a cuore il nostro territorio, di far proprio il tema e di portarlo ai tavoli più opportuni per risolvere la situazione.
Ringraziamo per l’attenzione e ci auguriamo che queste problematiche vengano affrontate con la serietà e l’urgenza che meritano.