Il signor Malaussène è un libro che si snoda attraverso una serie di finte e controfinte che fanno sdraiare il lettore a terra impotente, e incapace di prevedere cosa troverà scritto sulla pagina successiva. La trama si impernia attraverso momenti di terribile caduta e di ascese epiche che ti portano a toccare il cielo..Non voglio spoilerare molto di questo romanzo, ma si parla di commerci di tatuaggi, di città che si evolvono e, per gli amanti dei diritti civili, questo libro rappresenta pure un antesignano per le madri surrogato. Insomma Pennac ha condensato una galassia intera in queste cinquecento pagine.

Qualcuno forse, a buon diritto, potrebbe pure dire un po’ troppo considerando che delle volte a leggere si rimane con il fiato corto e con lo stomaco brontoloso, manco fosse pieno di vodka.. Ma rimane comunque una nota a margine per la immensa fantasia della storia, la singolarità dei personaggi e lo stile di Pennac che sorreggono questa opera e la fanno entrare di diritto tra una delle più belle lettura di quest’anno e di sempre. Ci sono pochi scrittori che come lui riescono ad accostare il sacro e il profano, l’elaborato e il semplice senza essere banali o telefonati, ma esaltando gli aspetti caratteristici di questi binomi creando una sinfonia melodiosa e intrigante. Le immagini che riesce a descrivere con quattro o cinque parole hanno il livello di dettaglio simile un dipinto rifinito in ogni sua parte. Alla fine, si alza lo sguardo a guardare questa galassia di storie personaggi e immagini brillare sui fogli alla maniera di una stella cometa..Sì, per me è un libro che va letto, che vi fa sorgere un sorriso più luminoso dell’alba.

Gabriele Missaglia

Di VALLE INTELVI NEWS

Giornale con notizie della Valle Intelvi ma con uno sguardo attento sul mondo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *