➡️ Lo ammetto le favole hanno qualcosa di speciale: ti connettono con il bambino che ti vibra dentro ma che è stato sommerso da bollette, studi, ansie e paura dell’avvenire. Fortunamente capita di leggerne alcune come quella di @ginalancelott che riescono a farlo rivivere, ricordando che dopo tutto la vita non è altro che l’anagramma di gioco.

???? Eppure questo miracolo viene fuori da una storia tutt’altro che banale: alla fine si arriva al marshmellow, ma prima si deve passare dalle pietre. L’intreccio infatti ci presenta una mamma cigno i cui piccoli sono attaccati da un corvo, un incidente e i tre piccoli rimangono senza mamma.

???????? A salvarli sarà l’amore di Ginita, una bambina, che li farà crescere all’ombra di una tranquilla fattoria fino a quando i tre non decideranno di spiccare il volo per una missione speciale: se ve la dicessi vi farei un torto. Mi limito a dire che si tratta di una missione dal cuore morbido di cioccolato, qualcosa che è in grado di velare seduta stante gli occhi di un gargoyle con una liquida malinconia.

✒️Di questa fiaba mi è piaciuta tantissimo la scrittura leggera e scorrevole quanto una nuvola, le illustrazioni che integrano la narrazione con nozioni interessanti che vanno a cementare la coerenza del testo; ma brillano a mio modo di vedere, soprattutto i temi: l’amore per gli animali, che si mescola alla difesa dei più deboli, e il bisogno di tornare alle radici, una pulsione che pervade il testo come a dire che quando mancano, si cammina su un suolo fantasma, più simile a un ologramma che ad altro. Davvero bellissima. Ovvio, pure, consigliatissima.

????️P.S. Voi leggete ancora fiabe? Ce ne sono alcune che ricordate con un tuffo al cuore? 

Recensione di Gabriele Missaglia

Di VALLE INTELVI NEWS

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