il prossimo 20 agosto andranno presentate le liste per le elezioni comunali, ma le condizioni per governare sono difficili.
Dal fallimento del Casinò ad oggi non si è mai riusciti a raggiungere l’equilibrio economico necessario per legge. Roberto Salmoiraghi nel 2018 dichiarò lo stato di pre-dissesto e poi si dimise visto che non contava più su una maggioranza
“Sono due anni che a Campione d’Italia c’è un commissario prefettizio, ma anche lui non è riuscito a chiudere il bilancio proprio perché senza la casa da gioco mancano le risorse – dichiara Aureli, esperto di problemi dei frontalieri e rapporti tra Italia e Svizzera – È evidente che in queste condizioni trovare qualcuno disposto a farsi avanti e assumersi l’onore di amministrare il paese più che difficile è un’impresa impossibile”. In queste settimane qualcuno ci ha anche pensato, ma l’incertezza di non conoscere la situazione economica in cui versa il Comune ha spento gli entusiasmi. Intanto il tempo stringe ed entro il 20 di agosto andranno presentate le liste con relativi candidati e programmi. “Bisogna fare chiarezza soprattutto sul quadro economico: a quanto ammonta l’esposizione del Comune, chi sono i creditori e soprattutto serve avere un quadro chiaro sulle entrate. La casa da gioco va riaperta al più presto, sulla forma giuridica sia lo Stato a esprimersi, ma l’importante è che venga restituito al paese la sua prima forma di sostentamento. Del resto il Casinò quasi un secolo fa venne aperto qui proprio per questo”. Ne frattempo le finanziarie svizzere, in queste settimane stanno tentando gli abitanti di Campione ormai allo stremo, con offerte di vendita della nuda proprietà. In pratica in cambio della proprietà di case e appartamenti le agenzie di Lugano offrono finanziamenti “per affrontare spese impreviste o semplicemente affrontando il futuro con più serenità”.