E’ stata finalmente determinata con precisione, grazie alla datazione al radiocarbonio, l’età di uno degli alberi più famosi dell’Africa, il Big Tree (“Grande Albero”) dello Zimbabwe. La sua età raggiunge circa i 1.150 anni e a misurarlo sono stati i ricercatori dell’Università Babe-Bolyai, in Romania, ed hanno riportato i propri risultati sulla rivista Dendrochronologia. I baobab africani, Adansonia digitata, sono alberi molto strani ed iconici del territorio africano. Forse nessuno è più famoso del Big Tree dello Zimbabwe, un colosso di 25 metri visitato da centinaia di migliaia di persone ogni anno nel loro viaggio verso le vicine Victoria Falls.
Ora, gli scienziati hanno affermato di aver determinato l’età di questo straordinario esemplare, un compito più complicato di quanto si pensasse inizialmente. I baobab non possono essere datati come la maggior parte degli altri alberi. Alcuni anni non formano anelli, altri ne formano più di uno. Quindi il semplice conteggio dei loro anelli non rivela molto sulla loro età. Per misurare la sua età, i ricercatori si sono quindi rivolti alla datazione al radiocarbonio. Calcolando il rapporto tra carbonio-14 (instabile) e carbonio-12 (stabile) in campioni di legno del Grande Albero, il team ha scoperto che gli steli del baobab appartengono a tre generazioni diverse. Il più antico risale a circa 1.150 anni fa. E’ più vecchio di quanto originariamente previsto dalla squadra in base alle dimensioni del baobab.
Questo albero è cresciuto particolarmente lentamente, forse perchè è stato periodicamente stressato dalle violente tempeste note per affliggere la regione. Stime precedenti dell’età del Grande Albero, basate principalmente su speculazioni, variavano da 1000 a 2000 anni. La tecnica del radiocarbonio potrà essere utilizzata per datare altri alberi con storie di crescita complicate. Determinare l’età di queste leggende viventi è importante per capire se sono esistite abbastanza a lungo da aver resistito a cambiamenti climatici significativi. Negli ultimi anni, cinque su sei dei più grandi baobab africani sono morti, probabilmente proprio a causa del cambiamento climatico.
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