(tratta da“Il Generoso. La montagna dei racconti, delle fiabe e della poesia”, Ed. Macchione, di Rosa Maria Corti)
Un vagoncino, quasi una casetta
le finestrelle spalancate su Lugano,
il lago e la Valsolda sulla destra.
In posa col vestitino bianco
le trecce strette e lunghe,
nel cuore l’innocenza dell’infanzia.
Il cielo come allora è blu genziana
ma arrugginita la funicolare
e rovi sono lungo la scarpata.
Svanito ogni vocio di festa,
muta la campana di Santa Margherita,
oggi per noi canta solamente il vento.