Un luogo molto interessante e sicuramente da visitare della Val Cavargna è la miniera di Mezzano, situata nell’omonima località a nord del paese di San Bartolomeo, a 1440m slmLe miniere della Val Cavargna sono state sfruttate saltuariamente fin dalla seconda metà del 1400. A partire dagli ultimi anni del 1700 in Val Cavargna e in Val Rezzo furono aperte numerose coltivazioni, il cui minerale alimentava gli altiforni di Forni Vecchi.
La miniera è stata attivata nel lontano 1786 con concessione al Polastri ed è stata ceduta ai Fratelli Campioni l’anno seguente. Da un punto di vista mineralogico la qualità del minerale rinvenibile è di scaglia, accompagnato da presenza di marchesetta e di rame.
Dall’imbocco della miniera, sistemato recentemente con le stesse tecniche del passato, è possibile accedere all’interno della miniera entrando nella galleria principale, lunga circa 120 metri, e dove alla fine della quale c’è un pozzo.
Si possono osservare vene di Aragonite bianca (carbonato di calcio) e Siderite rossa (carbonato di ferro, da questo minerale si estrae il metallo) oltre che i solfuri di ferro: pirite (bisolfuro di ferro usato per la produzione di acido solforico) e calcopirite (minerale di rame, ferro e zolfo). Dalla galleria principale si diramano numerose gallerie secondarie di cui una sola è visitabile e si sviluppa per una quarantina di metri.
Visibili anche i camini che scaricavano il materiale estratto dai piani superiori. All’interno scorre anche un piccolo ruscello sotterraneo.
All’esterno della miniera avveniva la cernita del materiale che veniva poi portato alla reglana, una fornace all’aperto (oggi purtroppo abbandonata alla natura ma ancora visibile con il muro di sasso a pianta circolare) che serviva ad arrostire i minerali separando i solfuri dal minerale grezzo.
Per poter visitare la miniera o comunque avere ulteriori informazioni è necessario contattare il signor Adamo Mancassola ( Damin), alpino e membro del Club Cercatori Minerali e Fossili del Canton Ticino +393332913677.
La guida vi spiegherà il punto di ritrovo (di solito al Municipio di San Bartolomeo per poi proseguire in auto). Lasciata l’auto si prosegue su un sentiero di montagna semi-pianeggiante per circa 30 minuti.
Sono consigliati scarponi e felpa (all’interno della miniera la temperatura scende) e giacca impermeabile (scende qualche goccia).
Ingresso a offerta libera
Apertura: mesi estivi