Nella notte tra mercoledì e giovedi, a ridosso dello svincolo di Mendrisio è stata posata una passerella: uno degli ultimi tasselli in vista dell’inaugurazione del Parco del Laveggio – Il colore blu non è frutto del caso: richiama la Calotterige di capra, simbolo del progetto
Per anni nascosto, ignorato. A tratti bistrattato nel nome dell’urbanizzazione, della cementificazione e dell’industria. Poi la consapevolezza di avere tra le mani un piccolo gioiello, un’area verde in una zona urbana. Parliamo del fiume Laveggio e di ciò che lo circonda, che presto sarà un vero e proprio parco: il Parco del Laveggio. La data cerchiata di rosso nell’agenda è quella dell’otto ottobre: quando avverrà l’inaugurazione. E nel frattempo, com’è giusto che sia, i lavori per far sì che il tutto diventi realtà stanno progredendo. Nella notte tra mercoledì e ieri, si è aggiunto un importante tassello fondamentale e che funge anche un po’ da simbolo. È stata infatti posata la passerella che permette di superare lo svincolo di Mendrisio aggiungendo un importante tratto alla percorrenza continua del Parco del Laveggio e crea un nuovo collegamento al fiume dal quartiere di Rancate. Ma non solo, perché sul fiume è ricomparso anche un vecchio ponticello realizzato nella prima metà del Novecento. Il nuovo collegamento, dal lato pratico, permette una percorrenza pedonale pressoché continua del Parco, senza essere costretti a deviare attraverso le aree industriali e commerciali di Mendrisio. Grazie a questo, all’incirca un chilometro e mezzo di tracciato è stato spostato dall’asfalto al sentiero, in buona parte lungo la riva del fiume. Quanto immaginato dagli ideatori del progetto vede sempre più la realtà: percorrere il fiume dalla foce, a Riva San Vitale, sino alle sorgenti a Stabio.
La passerella
Progetta da Atelier PeR architetti di Mendrisio (con la collaborazione dello studio di ingegneria Holinger) la passerella risolve – viene spiegato in una nota stampa – la cesura creata dalla nuova strada industriale con un «disegno leggero e preciso, riportando la dimensione umana in mezzo alle infrastrutture». Carlo Romano, dell’Atelier PeR,spiega inoltre che il passaggio «permetterà di portare la gente in un’area che ad oggi non era accessibile e non era pensata per essere attraversata a piedi.Andremo a creare una nuova percorrenza e delle nuove prospettive e scorci sul territorio». Nel concreto, si tratta di una «struttura a traliccio» che riprende «elementi che si trovano sia nell’area artigianale sia nella linea dell’alta tensione adiacenti». Colpisce anche il colore utilizzato: un blu intenso. Una scelta di certo non fatta a caso: «La verniciatura del metallo richiama il colore della Calotterige di capra, la piccola libellula scelta come simbolo del Parco». Infine, non va dimenticato che la posizione della passerella offrirà una vista sul borgo di Mendrisio, il Monte Generoso e la valletta dalla quale scende il fiume Moréé, affluente proprio del Laveggio. A poche decine di metri dalla nuova infrastruttura – grazie ai 4 club di servizio del Mendrisiotto – ne è stata (ri)posata un’altra. Lions, Rotary, Kiwanis e Soroptimist hanno infatti permesso di recuperare un ponticello per l’attraversamento del fiume. Un manufatto che ha anche un piccolo valore storico: costruito nella prima metà del Novecento permetteva alle operaie della Montagna di raggiungere il cappellificio Moresi, sull’altra sponda del fiume.
Su su fino ai meandri
Come detto, questo è uno degli ultimi tasselli che vanno a comporre – per non dire tratteggiare – il Parco del Laveggio. Nel percorso che porta a compimento il progetto v’è anche la creazione di un sentiero il quale, senza praticamente discostarsi dagli argini – percorre i meandri del Laveggio tra Genestrerio e Stabio. Un tratto recentemente collaudato che permetterà, tra le altre di cose, di poter osservare un altro ponte «storico», quello detto della lontra (o meglio ancora «ul punt dala lüdria»). Passaggio che prende il nome dall’animale che, una volta, era di casa lungo il Laveggio. La via – o sentiero – è tracciata. Appuntamento all’inaugurazione dell’otto ottobre: una giornata che offrirà un ricco programma di attività per tutta la popolazione.