Un’atmosfera preparata con cura proprio accanto alla cabina della gloriosa funicolare di Lanzo, un modellino perfetto in scala ridotta di ciò che sarà la nuova cabina, disegni tecnici, documenti e reperti datati: tutti in bella mostra quasi a voler passare il testimone al nuovo che avanza. Ecco come si preannuncia l’affollatissimo Open Day per la Funicolare di Lanzo.

La presenza di una grande folla dimostra di volere l’impianto a tutti i costi, memori probabilmente che Lanzo e la sua funicolare erano il mito degli anni ‘60, si scendeva in brevissimo tempo a S. Margherita e da lì con il battello si potevano raggiungere luoghi bellissimi sul lago Ceresio. E viceversa.

Sarebbe davvero bello poterlo fare ancora, ci crede il glorioso Comitato che se ne occupa da anni, ci credono i cittadini e i turisti, ci crede la Navigazione del Lago di Lugano e anche la Regione Lombardia che ha già stanziato dei denari per gli studi di fattibilità.

Naturalmente ci sono dei problemi: il costo del funzionamento, la manutenzione e magari un uso solo estivo della funicolare se dovesse mancare la neve a Lanzo.

Tanti “ma” degli amministratori di Alta Valle, dubbi legittimi che però bisogna superare. A Lanzo stanno chiudendo gli Alberghi, il paese sta spegnendosi, nonostante quest’anno abbia fatto il pieno di turisti, ma turisti “mordi e fuggi”

Occorre una iniziativa coraggiosa da parte di tutti gli attori in gioco, la Regione in primis, ma anche eventuali privati che possono essere interessati al ripristino della funicolare. È il momento di volare alto e le parole del Sottosegretario regionale Turba presente all’evento vanno in questa direzione:

“Sono davvero contenuto di essere qui perché si devono sempre toccare con mano le cose – ha affermato Turba – Sono fermamente convinto che l’infrastruttura debba essere ripristinata al più presto perché può rappresentare un volano importante per lo sviluppo turistico del territorio. Il binomio lago-montagna è sempre vincente e se si vuole che la gente resti sui territori montani bisogna offrire servizi e creare opportunità di sviluppo. Questa funicolare è poi un tassello fondamentale per il collegamento transfrontaliero con la Svizzera e con il bacino settentrionale del Ceresio”.

“Il prossimo passo – ha concluso Turba – potrebbe essere il finanziamento del progetto definitivo in modo da essere pronti a cogliere le prossime occasioni di finanziamento. Ritengo inoltre necessario individuare un player in grado di gestire con efficienza tutti gli impianti a fune della Regione”.

Adalberto Piazzoli

Il professor Adalberto Piazzoli, presidente del Comitato per la funicolare si è detto molto soddisfatto dei passi avanti effettuati:“La giornata di oggi è stata un successo straordinario che conferma l’attaccamento del pubblico a questo impianto storico per la valle, nonostante sia chiuso da 45 anni. Ringrazio gli amici di Usli (Unione Sportiva Lanzo Intelvi) che ci hanno dato una mano grandissima nell’organizzazione dell’evento e tutte le autorità che ci sono venute a trovare”.

“In questi trent’anni – ha dichiarato Piazzoli – abbiamo impedito il degrado della struttura e la sua alienazione supportando Regione Lombardia nelle varie cause legali che si sono succedute. Da quando Regione Lombardia nel 2011 è rientrata definitivamente in possesso dell’impianto abbiamo fatto passi da gigante: ben due studi confermano la fattibilità del recupero e la sostenibilità economica della gestione con un punto di pareggio non proibitivo”.

“Ora – ha concluso Piazzoli – bisogna fare l’ultimo passo: finanziare il progetto definitivo e le opere magari anche con un project financing. Prendiamo atto con piacere degli impegni presi oggi da Regione Lombardia in tal senso”.

“L’obiettivo è quello di valutare le caratteristiche tecniche e i progetti di ripristino, auspicando una prossima riapertura – ha sottolineato in un messaggio in collegamento da remoto l’assessore regionale ai Trasporti, Infrastrutture e Mobilità sostenibile Claudia Terzi – Questa funicolare, così come quella riattivata a luglio a San Pellegrino Terme, rappresenta un valore aggiunto per la Val d’Intelvi e come assessore mi impegnerò a portare le istanze del comitato in Regione per il ripristino dell’impianto. La Funicolare Lanzo-Santa Margherita di Valsolda ha infatti un grande valore storico e paesaggistico per la provincia di Como, senza contare la sua straordinaria valenza turistica per tutto il territorio circostante”.

Nel corso dell’incontro è intervenuto in collegamento anche l’ingegner Enzo Barbera, coestensore dello studio di fattibilità tecnico economico commissionato da Regione Lombardia nel 2020, che ha confermato le conclusioni dello studio: “La funicolare è recuperabile, mantenendone le caratteristiche estetiche in stile liberty e dotandola delle più moderne tecnologie in fatto di sicurezza e risparmio energetico. Il costo dell’intervento a base d’asta si aggira intorno ai 9,2 milioni di Euro al netto di Iva e dei recenti aumenti dei costi delle materie prime”.

Insomma, un altro passo importante per la riapertura di questo importante impianto.

Manuela Valletti

Si

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Di VALLE INTELVI NEWS

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