Parliamo della nostra valle

Diverse volte dalle pagine di questo giornale ho scritto di guai e disguidi sul territorio della Valle e naturalmente mi sono arrivati gli strali dei vari Sindaci di riferimento. Non importa, io credo in un giornalismo che “sollecita” la politica a favore dei cittadini che spesso non hanno voce e non il contrario.

La nostra Valle ha tanti piccoli/grandi problemi che non si riescono a risolvere e ora che stanno arrivando nuovamente le vacanze estive e con esse i turisti, sarebbe proprio il caso di sistemare le cose che non vanno, eccone alcune…

L’acqua potabile in alcuni Paesi (Lanzo, Scaria, Ramponio) non è buona da bere, è troppo clorata o addirittura maleodorante e tendente al giallognolo.

La piscina a S.Fedele è una ferita aperta per la Valle, pare che ci siano problemi con i costi di manutenzione e difficoltà di gestione, non posso e non voglio suggerire soluzioni, penso solo che se tutti i comuni mettessero mano al portafoglio la cosa si potrebbe affrontare.

Ho letto diverse volte sulla rete della possibilità di promuovere i propri piccoli comuni (meno di 5.000 abitanti) e mi chiedo se i comuni della valle si siano mossi in tal senso.

I centri storici soffrono di una carenza di manutenzione, certo le case sono private, ma quello che i comuni non dovrebbero fare è consentire che i proprietari le abbandonino a loro stesse. Ci sono angoli dei paesini molto belli magari incastonasti in case fatiscenti che ne annullano il pregio.

I paesi hanno molto edicole sacre, tutte scolorite e rovinate, perchè non coinvolgere gli alunni di Brera o di altri Licei Artistici di Como per una sorta di concorso a premi? Magari ogni anno ci si occupa di una realtà che poi nel tempo cambia e può divenire una consuetudine.

I boschi e i sentieri necessitano di segnaletica sulla percorribilità e sulla pericolosità dei luoghi, dovrebbero essere esposti i cartelli con i funghi che arricchiscono il sottobosco e le erbe spontanee che si possono trovare così come le specie protette, le strade che raggiungono le baite, se molto strette, possono essere percorse in senso alternato con la posa di un semaforo.

Due anni or sono ho assistito ad una conferenza al Palalanzo che aveva a tema lo sviluppo della “Valle tra due Laghi” c’erano interventi di persone importanti collegate dall’estero, da Roma e da Milano, che in un certo senso si impegnavano a far decollare la valle. Ebbene non se ne sente nemmeno più parlare. Per contro a Lanzo (dove abito) sono rimasti aperti due soli negozi alimentari e due soli alberghi, che cosa possiamo offrire ai turisti? l’unica cosa che non tradisce mai, la natura …..

Ogni volta che sollevo qualche appunto anche bonariamente mi si dice che alla gente della valle interessa poco il turismo, i più lavorano in Svizzera e rientrano in valle solo per dormire.

Cari frontalieri siete certi che le cose andranno sempre così? Non sarebbe meglio pensare anche ai vostri paesi e fare di tutto per mantenerli in buono stato?

Ricordate il detto “Aiutati che Dio ti aiuta”, ecco facciamo così anche noi, e cominciamo tutti ad occuparci dei nostri paesi dalle piccole alle grandi scelte, la Valle si ama soprattutto così.

Manuela Valletti