Il parlamento cantonale approva definitivamente il progetto, innalzando l’importo minimo della paga oraria. L’80% della manodopera coinvolta nella misura di natura sociale risiede all’estero.

Questo contenuto è stato pubblicato al19 novembre 2024 – 17:35

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tvsvizzera.it/spal

Dal prossimo 1° dicembre in Ticino, cantone in cui sono attivi quasi 80’000 frontaliere e frontalieri italiani (79’303 secondo le ultime rilevazioni), il salario minimo sarà fissato entro una fascia tra i 20 e i 20,50 franchi all’ora (rispettivamente, 21,46 e 22 euro).

Si conclude quindi il processo di implementazione della misura sociale, introdotta a tappe, a partire dal 2021, nel cantone sudalpino, uno dei cinque (su ventisei) che hanno adottato norme sulle paghe orarie minime legali. 

L’entità del salario minimo varia da cantone a cantone. Il più alto è a Ginevra, con retribuzioni che partono da 24,32 franchi all’ora, seguito da Basilea Città (21,70 franchi, ad esclusione però di alcuni settori), Neuchâtel (21,09 franchi) e Giura. Chiude questa speciale classifica il Ticino, dove da dicembre vigerà una paga oraria minima tra 20 e 20,50 franchi.

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Il Parlamento ticinese ha infatti votato lunedì, quasi all’unanimità, il compromesso scaturito in estate dal Governo cantonale, che ha ritoccato in alto di 25 centesimi la prima versione del progetto. Nulla da fare invece per gli emendamenti avanzati dalla sinistra che pretendeva cifre più elevate per compensare in misura maggiore l’inflazione di questi anni.

Nove anni fa il referendum cantonale

Si conclude quindi una vicenda iniziata con il voto del 15 giugno 2015 quando il 54,7% delle elettrici e degli elettori ticinesi approvarono l’iniziativa popolare che proponeva di ancorare nella Costituzione cantonale il principio di “un salario minimo per assicurare un tenore di vita dignitoso a ogni persona”.

La sua attuazione è avvenuta sull’arco di quattro anni: entro la fine di dicembre del 2021 la paga minima era stata fissata tra 19 e 19,50 franchi all’ora, in una seconda fase (entro la fine del 2023) tra 19,50 e 20 e infine, entro il dicembre 2024, tra 20 e 20,50 franchi (secondo le ultime cifre aggiornate).

Effetti monitorati dall’IRE

Parallelamente è stato commissionato uno studioCollegamento esterno all’Istituto di ricerche economiche (IRE) dell’Università della Svizzera italiana (USI) per orientare l’azione di Governo e Parlamento. Dall’indagine è quindi emerso che il salario minimo non ha avuto un impatto negativo sull’economia cantonale e sul mercato del lavoro, come del resto hanno tenuto a sottolineare in aula le e gli esponenti socialisti, secondo i quali non si sono avverati gli “scenari catastrofici” paventati a suo tempo dalla destra.

fonte https://www.tvsvizzera.it/

Di VALLE INTELVI NEWS

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