Si è svolta lo scorso weekend in Alta Valle Intelvi a Lanzo l’ ottava edizione del festival “Ricordando Stefano Leopardi”. Un appuntamento classico per gli appassionati di questo sport che conta molti appassionati e che recentemente ha registrato un vero e proprio aumento esponenziale di fans.
Il ‘boom degli scacchi’ in Italia non è solo un ‘titolo’ giornalistico ma un fenomeno certificato dai dati. È la Federazione scacchistica italiana (Fsi) a spiegarlo attraverso il numero, da record, dei tesserati per il 2023 che ad oggi sono circa 18.000 e la maggior parte di nuovi iscritti sono giovani.
Ma torniamo al Festival di Lanzo che si è concluso domenica 2 Luglio con la premiazione dei vincitori alla presenza delle autorità comunali patrocinanti e ospitanti nella persona dell’Assessore Colombo, di Gatti per l’ Agest, di Miluska Degregori e Osvaldo Merlini per la Mimosa, Pietro Barrera direttore del torneo e Flavia Leopardi rappresentante della famiglia del personaggio commemorato. Presente sul palco la simpatica Marianna Palma figlia dell’ arbitro Mauro, che ha svolto il compito di valletta.
I due tornei sono stati vinti rispettivamente dal maestro Fide Loris Cereda e da Savigliano Giorgio che vedete nelle foto rispettivamente sopra e sotto
Visto il successo di questo torneo occorre capire a che cosa è dovuto il crescente successo di questa disciplina.
C’è sicuramente l’onda lunga di alcuni eventi favorevoli, come l’interesse suscitato dalla fiction ‘La regina degli scacchi’, o la grande crescita dei giocatori iscritti alle piattaforme online che, come prevedibile, ha indotto molti anche a provare il gioco a tavolino. Twitch e YouTube in questo senso hanno svolto, e svolgono, un ruolo primario nella costituzione di comunità e fanbase che trovano sempre più forza nei social come Telegram.
In questo senso ha aiutato anche la diffusione in Rete degli “streamer”, maestri e appassionati, che danno lezioni in video e commentano le partite dei campioni. Senza dimenticare eventi, come il PogChamps su Chess.com, che hanno visto la partecipazione di personalità di primo piano come Andrea Delogu e Marco Montemagno.
C’è, infine, il lavoro delle varie Asd sul territorio, di cui Mimosa è un ottimo esempio, che sono ripartite a razzo dopo la pandemia attirando soprattutto tanti giovanissimi, e l’impegno più intenso della Federazione nella promozione del gioco e nell’autopromozione delle attività istituzionali, che ha dato buoni frutti.
Non è un caso se i più importanti eventi di scacchi, come la sfida tra Ding Liren e Ian Nepomniachtchi per il titolo mondiale, abbiano ricevuto una maggiore copertura dai media nazionali.
Secondo la Federscacchi, infine, siamo solo agli inizi di un percorso che potrebbe portare altre soddisfazioni e numeri sempre più grandi. Sono circa 100mila i ragazzi che, a qualsiasi titolo, giocano a scacchi o hanno ricevuto qualche forma di istruzione scacchistica, spesso proprio a scuola. Secondo alcune statistiche, infine, sono oltre 300 mila gli italiani che si divertono con gli scacchi sulle piattaforme online. Un bacino di utenti enorme che fa intravedere un futuro sempre più roseo.
Manuela Valletti