La Valle Intelvi viveva di turismo, situata tra due laghi poteva e può offrire ai visitatori panorami eccellenti, montagne bellissime, piccole spiagge lacustri, boschi e prati di ogni tipo. Fino agli anni 70 Lanzo d’Intelvi era una località di elite, frequentata dal “mondo bene” milanese e comasco. Famiglie molto prestigiose che hanno comunque amato la valle e Lanzo in particolare, offrendo lavoro e vita agiata agli abitanti del luogo.
Con l’aiuto dei villeggianti che hanno promosso la realizzazione del Golf Club e incrementato un turismo d’elite con la realizzazione delle loro bellissime ville d’epoca, Lanzo ha vissuto i suoi anni ruggenti. Poi le cose sono cambiate, ha cominciato ad andare di moda un turismo fatto di viaggi e vacanze all’estero e molti dei figli devi vecchi villeggianti hanno preso questa via, per contro gli abitanti del paese, ma anche della valle in generale, hanno scoperto che lavorare nella vicina svizzera era molto remunerativo e così la decadenza di Lanzo si è concretizzata e con lei quella di tutta la valle d’Intelvi.
Ora si tenta di risalire la china con molta fatica, occorre dire che per assurdo il Lockdown causato dalla pandemia di Covid, ha favorito il trasferimento in valle di diverse famiglie milanesi che hanno deciso di lasciare la citta per una vita a misura d’uomo e certamente più sana e tranquilla di quella che conducevano.
La valle ha necessità di riscoprire le sue tradizioni, i suoi piatti tipici, i suoi prodotti agro alimentari e via di questo passo. Il ritorno alla natura sarà il futuro di molte famiglie, la valle sarà pronta ad accoglierle?
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