Una bambina stuprata e rimasta incinta a 10 anni. Il presunto responsabile della violenza ai danni di una bimba straniera ha 28 anni ed è originario dell’Asia meridionale. Era in Italia da poco più di un anno, da pochi mesi in Valtrompia, nel Bresciano. La piccola, originaria dell’Africa subsahariana, è stata trasferita in un’altra struttura in una località protetta della provincia lombarda, insieme alla mamma: le è stato fornito un adeguato supporto psicologico, dopo che le è stato praticato un aborto terapeutico.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i fatti risalirebbero a qualche settimana fa e si sarebbero consumati nel Centro di accoglienza straordinaria (Cas) ricavato all’interno di un hotel a San Colombano, frazione del comune di Collio, in provincia di Brescia. Tutto sarebbe successo mentre la piccola era ospite del centro assieme alla madre, in attesa che venisse accolta la loro richiesta di protezione internazionale. Sarebbe stata la mamma, accortasi di un cambiamento nel comportamento della figlia, a scoprire e denunciare la vicenda agli operatori del centro, ad inizio ottobre.
Bambina stuprata e incinta a 10 anni: fermato il presunto responsabile
Il giovane, un richiedente asilo fino a questo momento sconosciuto alle forze dell’ordine, è già stato arrestato e trasferito in carcere. L’arresto è stato convalidato: le indagini sono state affidate alla polizia di Stato, coordinate dalla procura dei minori di Brescia. Il 28enne per ora non avrebbe risposto alle domande degli inquirenti. L’episodio ha avuto grande risonanza mediatica e ha ovviamente scioccato la piccola comunità di Collio, che da anni (dal 2015) convive con la realtà di accoglienza dove mai si sarebbero registrati problemi, tanto meno così gravi.
L’intervento del prefetto
Nel 2015, all’apertura del Cas, vi furono proteste, ma per lo più fomentate da una becera ideologia razzista e xenofoba e anche per questo rapidamente esaurite. Nel frattempo, anche il prefetto di Brescia Andrea Polichetti è intervenuto sulla vicenda di questi ultimi giorni: in quanto caso isolato, ha escluso la possibilità che ci si trovi di fronte a un’emergenza, ma allo stesso tempo ritiene necessario che l’impianto di accoglienza (in entrata) nel Bresciano possa e debba essere rivisto. Nella giornata di lunedì 14 ottobre è previsto un incontro con la sindaca di Collio, Mirella Zanin